
L’acufene: pulsante, da cervicale o da stress
L’acufene rappresenta un disturbo uditivo che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, manifestandosi come la percezione di suoni in assenza di una fonte esterna che li generi. Questi suoni fantasma possono presentarsi in varie forme: fischi, ronzii, sibili, pulsazioni o fruscii che solo la persona colpita può sentire.
A seconda delle caratteristiche e delle cause scatenanti, l’acufene può essere classificato in diverse tipologie, tra cui quello pulsante, quello associato a problemi cervicali e quello correlato allo stress.
Cos’è l’acufene
L’acufene (o tinnito) è la percezione di un suono in assenza di una fonte sonora esterna. Contrariamente a quanto si possa pensare, non è una malattia, ma piuttosto un sintomo che può essere associato a varie condizioni mediche. L’acufene non è udibile da altre persone e può manifestarsi in uno o entrambi gli orecchi, o anche come una sensazione diffusa all’interno della testa.
La percezione soggettiva dell’acufene varia notevolmente da persona a persona:
- Per alcuni rappresenta un lieve fastidio occasionale
- Per altri può essere un suono costante e invasivo che interferisce con la qualità della vita
- In casi più gravi, può portare a disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, ansia e depressione
Come sente chi ha l’acufene?
Chi soffre di acufene può percepire una vasta gamma di suoni, che vengono descritti in modi diversi:
- Fischio: Un suono acuto e continuo, simile a quello di un bollitore
- Ronzio: Un rumore di bassa frequenza, come quello di un elettrodomestico
- Fruscio: Simile al suono del vento o dell’acqua che scorre
- Sibilo: Un suono acuto e penetrante
- Pulsazione: Un rumore ritmico, spesso sincronizzato con il battito cardiaco
- Clic: Suoni intermittenti e brevi
L’intensità può variare da appena percettibile a talmente forte da mascherare i suoni reali dell’ambiente circostante. Spesso l’acufene risulta più evidente in ambienti silenziosi, come durante la notte quando ci si prepara a dormire.
I sintomi dell’acufene
Oltre alla percezione di suoni fantasma, l’acufene può essere accompagnato da altri sintomi:
- Ipoacusia: Riduzione dell’udito in varie frequenze
- Iperacusia: Aumentata sensibilità ai suoni
- Vertigini o disequilibrio: Soprattutto se la causa è legata all’orecchio interno
- Sensazione di pressione nell’orecchio
- Dolore all’orecchio (in alcuni casi)
- Disturbi del sonno
- Difficoltà di concentrazione
- Irritabilità e ansia
- Affaticamento
L’impatto sulla qualità della vita è variabile e soggettivo: alcuni pazienti si abituano al rumore e riescono a conviverci senza problemi significativi, mentre per altri può diventare gravemente invalidante.
Le cause dell’acufene
Le cause dell’acufene sono numerose e spesso complesse. In molti casi, più fattori contribuiscono contemporaneamente allo sviluppo del disturbo:
Cause più comuni
- Esposizione a rumori forti: Sia acuta (come un’esplosione) che cronica (come lavorare in ambienti rumorosi)
- Presbiacusia: Perdita dell’udito legata all’invecchiamento
- Tappo di cerume: L’accumulo di cerume può irritare il timpano
- Otite media o interna: Infezioni dell’orecchio
- Otosclerosi: Irrigidimento degli ossicini dell’orecchio medio
- Morbo di Ménière: Disturbo dell’orecchio interno
- Farmaci ototossici: Alcuni antibiotici, antinfiammatori, diuretici e chemioterapici
Altre cause significative
- Problemi circolatori: Ipertensione, aterosclerosi, malformazioni vascolari
- Problemi della colonna cervicale: Ernie, artrosi, tensioni muscolari
- Disturbi temporomandibolari: Problemi all’articolazione della mandibola
- Stress e affaticamento: Stati d’ansia, depressione, stanchezza cronica
- Traumi cranici
- Tumori del nervo acustico (rari)
L’acufene pulsante: caratteristiche e cause
L’acufene pulsante è una forma particolare caratterizzata da un suono ritmico, spesso sincronizzato con il battito cardiaco. Questa tipologia è generalmente legata a cause vascolari e può essere classificata in due categorie:
Acufene pulsante oggettivo
È udibile anche dall’esaminatore mediante strumenti appropriati e spesso è causato da:
- Malformazioni artero-venose
- Stenosi carotidea
- Tumori vascolari (paragangliomi, glomi)
- Bulbo della giugulare prominente
- Ipertensione intracranica
Acufene pulsante soggettivo
Percepito solo dal paziente, può essere associato a:
- Ipertensione arteriosa
- Anemia
- Ipertiroidismo
- Aterosclerosi
- Stati iperdinamici (febbre, esercizio fisico intenso)
Quando l’acufene è pulsante, è particolarmente importante una valutazione approfondita, poiché potrebbe segnalare disturbi vascolari che richiedono trattamenti specifici.
Acufene da cervicale: il legame con i problemi del collo
La correlazione tra problemi cervicali e acufene da cervicale è ormai riconosciuta dalla comunità scientifica. Diversi fattori contribuiscono a questo legame:
- Prossimità anatomica: Le strutture nervose e vascolari che collegano il collo all’orecchio possono essere compromesse da problemi cervicali.
- Sistema somato-sensoriale: Afferenze nervose dalla colonna cervicale arrivano ai nuclei cocleari, potendo influenzare la percezione uditiva.
- Disturbi vascolari: Problemi cervicali possono alterare il flusso sanguigno verso l’orecchio interno.
Le condizioni cervicali più frequentemente associate all’acufene includono:
- Artrosi cervicale
- Ernie o protrusioni discali
- Tensione muscolare cronica
- Traumi cervicali (colpo di frusta)
- Disallineamenti vertebrali
Come capire se l’acufene viene dalla cervicale? Alcuni indizi suggestivi:
- L’acufene si modifica con i movimenti del collo
- È accompagnato da dolore cervicale, rigidità o limitazione dei movimenti
- Peggiora dopo lunghi periodi in posizioni statiche (come lavorare al computer)
- Migliora con massaggi, fisioterapia o trattamenti rivolti alla colonna cervicale
Acufene da stress: quando l’ansia amplifica il problema
Lo stress e l’ansia possono sia causare che esacerbare l’acufene attraverso diversi meccanismi:
- Attivazione del sistema nervoso simpatico: Aumenta la tensione muscolare e l’eccitabilità neuronale.
- Amplificazione della percezione: Lo stress aumenta l’attenzione selettiva verso sintomi corporei, rendendo l’acufene più evidente.
- Alterazioni biochimiche: Lo stress cronico può modificare i livelli di neurotrasmettitori coinvolti nella percezione uditiva.
- Disturbi del sonno: L’insonnia causata dallo stress può peggiorare la percezione dell’acufene.
Come capire se è acufene da stress? Alcuni indizi possono essere:
- L’acufene peggiora in periodi di maggiore stress
- È accompagnato da altri sintomi dello stress (tensione muscolare, insonnia, ansia)
- Migliora durante le vacanze o i periodi di relax
- Si riduce con tecniche di rilassamento o meditazione
Quando l’acufene è preoccupante?
Sebbene nella maggior parte dei casi l’acufene non rappresenti un pericolo per la salute, ci sono situazioni in cui richiede una valutazione medica urgente:
- Insorgenza improvvisa: Specialmente se associata a perdita dell’udito
- Acufene unilaterale: Soprattutto se accompagnato da altri sintomi neurologici
- Acufene pulsante: Potrebbe indicare problemi vascolari
- Acufene con vertigini severe: Potrebbe indicare un disturbo dell’orecchio interno o un problema neurologico
- Dolore intenso associato
- Cambiamenti nella qualità o intensità dell’acufene esistente
È importante consultare un medico se l’acufene interferisce significativamente con la qualità della vita, causando problemi di sonno, difficoltà di concentrazione o sintomi di ansia e depressione.
Chi soffre di acufene perde l’udito?
La relazione tra acufene e perdita dell’udito è complessa:
- Circa l’80% delle persone con acufene presenta anche un certo grado di ipoacusia
- L’acufene può essere un primo segnale di danno uditivo, precedendo la perdita dell’udito percepibile
- Non tutte le persone con acufene svilupperanno ipoacusia significativa
- In alcuni casi, l’acufene può essere temporaneo mentre la perdita dell’udito è permanente
È importante sottolineare che l’acufene di per sé non causa perdita dell’udito, ma spesso entrambi i disturbi derivano dalla stessa causa sottostante (come l’esposizione al rumore o l’invecchiamento).
Come si cura l’acufene
Attualmente non esiste una cura definitiva per tutti i tipi di acufene, ma ci sono numerosi approcci terapeutici che possono aiutare a gestire o ridurre il disturbo:
Trattamenti per cause specifiche
- Rimozione del cerume (se è la causa)
- Terapia farmacologica per infezioni dell’orecchio
- Cambio di farmaci se l’acufene è un effetto collaterale di medicinali
- Trattamento della patologia vascolare se presente
- Fisioterapia e terapie manuali per acufene da cervicale
- Correzione di problemi temporomandibolari
Terapie sonore
- Generatori di rumore bianco
- Apparecchi acustici (specialmente se c’è ipoacusia)
- TRT (Tinnitus Retraining Therapy): Combina la terapia sonora con il counseling
- Mascheratori di acufene: Dispositivi che emettono suoni piacevoli per distrarre dall’acufene
Approcci comportamentali e psicologici
- Terapia cognitivo-comportamentale
- Tecniche di rilassamento e mindfulness
- Biofeedback
- Terapie di desensibilizzazione
Altri trattamenti
- Stimolazione magnetica transcranica
- Neuromodulazione
- Agopuntura
- Supplementi nutrizionali (zinco, magnesio, vitamine del gruppo B)
Per l’acufene da stress, tecniche di gestione dello stress come yoga, meditazione e attività fisica regolare possono essere particolarmente efficaci.
Per l’acufene da cervicale, un programma di fisioterapia mirato, massaggi, esercizi di stretching e, in alcuni casi, trattamenti chiropratici possono portare benefici significativi.
L’approccio ideale è multidisciplinare e personalizzato in base alla causa specifica e alle caratteristiche individuali dell’acufene.