Il Santagostino, grazie alla sua équipe di endoscopia, è in grado di offrire un servizio professionale e qualificato a costi contenuti.
Presso la sede di Imola, i pazienti possono contare su specialisti esperti nell’esecuzione di esami endoscopici diagnostici e terapeutici, con l’utilizzo di tecnologie moderne e minimamente invasive. Il servizio è pensato per rispondere a diverse esigenze cliniche in ambito gastroenterologico, pneumologico, urologico e otorinolaringoiatrico, garantendo accuratezza diagnostica, sicurezza e attenzione alla persona in ogni fase del percorso.
Cos’è l’endoscopia?
L’endoscopia è una procedura medica diagnostica e, in alcuni casi, terapeutica, che consente di osservare l’interno di determinati organi del corpo umano. Viene eseguita mediante uno strumento chiamato endoscopio, un tubo sottile e flessibile dotato di una telecamera e una luce all’estremità, che permette di visualizzare in tempo reale le strutture interne su uno schermo.
Questa tecnica viene utilizzata in numerose specialità, come la gastroenterologia, l’otorinolaringoiatria, la pneumologia e l’urologia, e rappresenta uno strumento fondamentale per diagnosticare patologie in fase precoce. L’endoscopia è minimamente invasiva e può spesso evitare interventi chirurgici più complessi.
Cosa si vede con l’endoscopia?
Grazie all’endoscopia, i medici possono visualizzare in dettaglio le pareti interne di organi cavi o tratti del corpo altrimenti non accessibili con tecniche tradizionali. A seconda della zona da esaminare, esistono diversi tipi di endoscopia:
- Gastroscopia – per osservare esofago, stomaco e duodeno
- Colonscopia – per esplorare l’intestino crasso
- Broncoscopia – per l’apparato respiratorio
- Cistoscopia – per esaminare la vescica
- Laringoscopia – per la gola e le corde vocali
Attraverso l’endoscopio, è possibile rilevare infiammazioni, ulcere, polipi, tumori, sanguinamenti o altre anomalie strutturali. Inoltre, durante la procedura, si possono eseguire biopsie o piccoli interventi chirurgici, come la rimozione di polipi, in modo preciso e controllato.
Come funziona una seduta?
Una seduta di endoscopia varia in base alla zona da esaminare, ma in genere segue uno schema simile. Prima dell’esame, il paziente riceve istruzioni dettagliate per la preparazione, come il digiuno o la pulizia intestinale.
L’endoscopia può essere eseguita con anestesia locale o con una leggera sedazione, per minimizzare il disagio. Durante l’esame, il medico introduce delicatamente l’endoscopio nel corpo attraverso un orifizio naturale (come bocca, naso, ano, uretra) oppure tramite una piccola incisione, a seconda della necessità.
Le immagini vengono trasmesse in diretta su un monitor, permettendo una visione dettagliata. L’intera procedura dura in genere tra i 10 e i 45 minuti. Dopo l’esame, il paziente può tornare a casa, ma se è stata somministrata sedazione, è necessario essere accompagnati e non guidare per alcune ore.
Quando fare una endoscopia?
L’endoscopia viene prescritta quando è necessario approfondire sintomi persistenti o inspiegabili, tra cui:
- Dolori addominali ricorrenti
- Difficoltà digestive o problemi di deglutizione
- Sanguinamenti anomali
- Tosse cronica o disturbi respiratori
- Alterazioni dell’apparato urinario
Inoltre, è indicata per screening preventivi, come nella prevenzione del tumore del colon-retto, specialmente in soggetti con età superiore ai 50 anni o familiarità con la malattia. Può essere utile anche per monitorare malattie già diagnosticate o per intervenire direttamente, ad esempio per rimuovere polipi intestinali.
In sintesi, l’endoscopia è una tecnica moderna, sicura e precisa, che permette di diagnosticare precocemente molte patologie e, quando necessario, di agire in modo mirato, riducendo la necessità di trattamenti più invasivi.