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Brufoli: cause, riconoscimento e trattamento

I brufoli rappresentano una delle manifestazioni cutanee più comuni e fastidiose che possono comparire a qualsiasi età, anche se sono particolarmente frequenti durante l’adolescenza. Queste lesioni infiammatorie della pelle possono causare disagio estetico e psicologico, ma con le giuste conoscenze è possibile gestirli efficacemente e prevenirne la comparsa.

Cosa sono i brufoli

I brufoli sono lesioni infiammatorie della pelle che si formano quando i follicoli piliferi si ostruiscono a causa di un accumulo di sebo, cellule morte e batteri. A differenza dei semplici punti neri o bianchi, i brufoli presentano sempre una componente infiammatoria che li rende arrossati, gonfi e spesso dolorosi al tatto.

Queste lesioni possono manifestarsi in diverse forme: papule (piccoli rilievi rossi e solidi), pustole (lesioni contenenti pus), noduli (lesioni profonde e dolorose) o cisti (lesioni più grandi e profonde che possono lasciare cicatrici). La loro comparsa è il risultato di un processo complesso che coinvolge diversi fattori, dalla produzione di sebo alla proliferazione batterica.

Per quale motivo escono i brufoli: le cause principali

La formazione dei brufoli è un processo multifattoriale che inizia con l’iperattivazione delle ghiandole sebacee. Il sebo, una sostanza oleosa naturalmente prodotta dalla pelle per mantenerla idratata e protetta, può essere prodotto in quantità eccessive a causa di diversi fattori scatenanti.

Gli ormoni giocano un ruolo fondamentale nella comparsa dei brufoli. Durante la pubertà, la gravidanza, il ciclo mestruale o periodi di stress, le fluttuazioni ormonali, in particolare degli androgeni, stimolano le ghiandole sebacee aumentando la produzione di sebo. Questo eccesso di sostanze oleose può facilmente ostruire i pori, creando l’ambiente ideale per lo sviluppo di brufoli.

La predisposizione genetica rappresenta un altro fattore determinante. Chi ha familiari che hanno sofferto di problemi cutanei ha maggiori probabilità di sviluppare brufoli e altre manifestazioni acneiche. Questa predisposizione può influenzare sia la quantità di sebo prodotta che la sensibilità della pelle ai batteri.

L’alimentazione può contribuire alla formazione dei brufoli, anche se il legame non è ancora completamente chiarito dalla ricerca scientifica. Alcuni studi suggeriscono che alimenti ad alto indice glicemico, latticini e cibi ricchi di grassi saturi possano peggiorare la situazione, stimolando processi infiammatori e la produzione di sebo.

Lo stress rappresenta un fattore aggravante significativo. Quando siamo sotto pressione, il corpo produce maggiori quantità di cortisolo, un ormone che può stimolare le ghiandole sebacee e compromettere le difese naturali della pelle, favorendo la proliferazione batterica.

Anche l’uso di cosmetici inadatti, l’inquinamento ambientale e l’abitudine di toccare frequentemente il viso possono contribuire alla formazione di brufoli, trasferendo batteri e impurità sulla pelle già sensibile.

Come riconoscere i brufoli

Riconoscere correttamente i brufoli è importante per poter scegliere il trattamento più appropriato. I brufoli si presentano tipicamente come lesioni rilevate sulla pelle, di colore rosso o rosato, spesso con una punta bianca o giallastra che indica la presenza di pus.

Le papule sono brufoli piccoli e solidi, senza contenuto purulento visibile, che appaiono come piccoli rilievi rossi sulla pelle. Sono generalmente dolorosi al tatto e possono durare da alcuni giorni a diverse settimane.

Le pustole, invece, sono caratterizzate dalla presenza di pus bianco o giallastro al centro, circondato da un alone rossastro infiammato. Queste lesioni sono spesso più evidenti e possono essere tentanti da spremere, ma è importante resistere a questa tentazione per evitare complicazioni.

I noduli sono brufoli più grandi e profondi, che si estendono negli strati più profondi della pelle. Sono particolarmente dolorosi e possono persistere per settimane o mesi se non trattati adeguatamente.

Le cisti rappresentano la forma più severa di brufoli, con lesioni profonde e voluminose che contengono materiale purulento. Queste lesioni hanno un alto rischio di lasciare cicatrici permanenti e richiedono sempre un trattamento dermatologico specialistico.

Come fare a eliminare i brufoli

L’eliminazione dei brufoli richiede un approccio sistematico che combina una corretta routine di skincare con trattamenti specifici. Il primo passo è sempre una detersione delicata ma efficace, utilizzando prodotti specifici per pelli grasse e impure.

I prodotti contenenti acido salicilico rappresentano un’ottima scelta per il trattamento domiciliare dei brufoli. Questa sostanza ha proprietà esfolianti e anti-infiammatorie che aiutano a liberare i pori ostruiti e a ridurre l’infiammazione. L’acido salicilico penetra all’interno dei pori, sciogliendo l’accumulo di sebo e cellule morte.

Il perossido di benzoile è un altro ingrediente molto efficace contro i brufoli, grazie alle sue proprietà antibatteriche. Questo composto rilascia ossigeno all’interno dei pori, creando un ambiente sfavorevole alla proliferazione del Propionibacterium acnes, il batterio principalmente responsabile dell’infiammazione.

I retinoidi topici, disponibili sia da banco che su prescrizione medica, rappresentano uno dei trattamenti più efficaci per i brufoli. Questi derivati della vitamina A normalizzano il processo di rinnovamento cellulare, prevenendo l’ostruzione dei pori e riducendo l’infiammazione.

Per brufoli particolarmente infiammati, possono essere utili prodotti contenenti niacinamide, una forma di vitamina B3 che ha proprietà anti-infiammatorie e aiuta a regolare la produzione di sebo.

Cosa fa bene per togliere i brufoli: rimedi naturali e non

Oltre ai trattamenti tradizionali, esistono diversi approcci naturali che possono supportare l’eliminazione dei brufoli. L’argilla verde o bianca può essere utilizzata in maschera per assorbire l’eccesso di sebo e purificare i pori. Queste maschere dovrebbero essere applicate 1-2 volte a settimana per evitare di seccare eccessivamente la pelle.

L’olio di tea tree, diluito appropriatamente, ha proprietà antibatteriche naturali che possono aiutare a ridurre l’infiammazione dei brufoli. È importante utilizzarlo sempre diluito per evitare irritazioni cutanee.

L’aloe vera può offrire sollievo per i brufoli infiammati grazie alle sue proprietà lenitive e anti-infiammatorie. Il gel puro di aloe vera può essere applicato direttamente sui brufoli per ridurre rossore e gonfiore.

Mantenere una corretta idratazione bevendo abbondante acqua aiuta l’organismo a eliminare le tossine e mantiene la pelle idratata dall’interno. Una pelle ben idratata è meno propensa a produrre sebo in eccesso.

Una dieta ricca di antiossidanti, omega-3 e vitamine può supportare la salute della pelle. Alimenti come pesce azzurro, frutta e verdura colorata, noci e semi possono contribuire a ridurre l’infiammazione sistemica.

Cosa fare se ti escono i brufoli: strategie immediate

Quando compare un brufolo, la tentazione di spremerlo è forte, ma questa è la cosa peggiore da fare. La manipolazione può spingere l’infezione più in profondità, causare cicatrici permanenti e favorire la diffusione dell’infiammazione alle aree circostanti.

La strategia migliore è applicare immediatamente un trattamento spot specifico contenente acido salicilico o perossido di benzoile. Questi prodotti possono accelerare la guarigione e ridurre l’infiammazione se applicati ai primi segni di comparsa del brufolo.

L’applicazione di ghiaccio avvolto in un panno per alcuni minuti può aiutare a ridurre il gonfiore e l’infiammazione, fornendo sollievo temporaneo dal dolore. Questo rimedio è particolarmente utile per brufoli grandi e dolorosi.

È fondamentale mantenere l’area pulita senza eccedere nella detersione. Lavare il viso più di due volte al giorno può irritare la pelle e stimolare paradossalmente una maggiore produzione di sebo.

Durante il trattamento del brufolo, è importante evitare l’uso di trucco pesante nell’area interessata e scegliere sempre prodotti non comedogeni che non ostruiscano ulteriormente i pori.

Prevenzione e cura quotidiana

La prevenzione rimane la strategia più efficace per evitare la comparsa di brufoli. Una routine quotidiana consistente è fondamentale per mantenere la pelle pulita e sana.

La detersione dovrebbe essere effettuata due volte al giorno con prodotti delicati specifici per il proprio tipo di pelle. È importante rimuovere completamente trucco, smog e impurità accumulate durante la giornata, ma senza aggredire la pelle con detergenti troppo aggressivi.

L’idratazione quotidiana con prodotti non comedogeni è essenziale anche per le pelli grasse. Una pelle disidratata può infatti produrre più sebo per compensare la mancanza di idratazione.

L’esfoliazione delicata 1-2 volte a settimana può aiutare a rimuovere le cellule morte e prevenire l’ostruzione dei pori. È importante non esagerare con la frequenza per evitare irritazioni.

Cambiare regolarmente federe, asciugamani e spugnette è fondamentale per evitare l’accumulo di batteri che potrebbero contribuire alla formazione di nuovi brufoli.

Quando rivolgersi a un dermatologo

È consigliabile consultare un dermatologo quando i brufoli sono numerosi, ricorrenti o non rispondono ai trattamenti da banco dopo 6-8 settimane di uso costante. Anche la presenza di noduli, cisti o cicatrici richiede sempre una valutazione specialistica.

Il dermatologo può prescrivere trattamenti più potenti come antibiotici topici o sistemici, retinoidi su prescrizione o altre terapie specifiche. In alcuni casi, può essere necessario valutare fattori ormonali o altre cause sistemiche che contribuiscono alla formazione dei brufoli.