Skip to content

Melanoma: riconoscere i sintomi e comprendere la gravità

Il melanoma rappresenta una delle forme più aggressive di tumore della pelle, ma anche una delle più curabili quando diagnosticato precocemente. Questo tipo di cancro cutaneo origina dai melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina, il pigmento che conferisce colore alla pelle.

Che cos’è il melanoma

Il melanoma è un tumore maligno che si sviluppa a partire dai melanociti, cellule specializzate nella produzione di melanina presenti principalmente nella pelle, ma anche negli occhi e nelle mucose. A differenza di altri tumori cutanei, il melanoma ha la capacità di diffondersi rapidamente ad altri organi se non viene individuato e trattato tempestivamente.

Questo tipo di cancro può svilupparsi su pelle apparentemente normale o a partire da nei preesistenti. La sua pericolosità deriva dalla capacità di produrre metastasi, ovvero di diffondersi attraverso il sistema linfatico e sanguigno raggiungendo organi distanti come fegato, polmoni, cervello e ossa.

Il melanoma rappresenta circa il 4% di tutti i tumori cutanei, ma è responsabile della maggior parte dei decessi correlati al cancro della pelle. Tuttavia, quando diagnosticato in fase iniziale, presenta tassi di guarigione superiori al 95%, rendendo fondamentale la diagnosi precoce.

Come si presenta un melanoma all’inizio

Riconoscere i sintomi fisici del melanoma nelle fasi iniziali è cruciale per una diagnosi tempestiva. Il melanoma può manifestarsi in diverse forme e la sua identificazione precoce dipende dalla conoscenza dei segnali di allarme che la pelle può presentare.

Nella fase iniziale, il melanoma spesso appare come una macchia o un neo che presenta caratteristiche anomale rispetto alle altre lesioni cutanee presenti sul corpo. Può svilupparsi come una nuova lesione pigmentata o come modificazione di un neo preesistente.

I dermatologi utilizzano la regola dell’ABCDE per identificare i possibili melanomi:

  • Asimmetria – la lesione presenta una forma irregolare, con una metà diversa dall’altra
  • Bordi – i margini sono irregolari, frastagliati o poco definiti
  • Colore – presenta sfumature diverse di marrone, nero, blu, rosso o bianco
  • Dimensione – il diametro supera i 6 millimetri, anche se melanomi più piccoli non sono da escludere
  • Evoluzione – qualsiasi cambiamento di dimensione, forma, colore o superficie

Il melanoma iniziale può anche presentarsi come una lesione che sanguina facilmente, forma croste, prude o causa dolore. Alcune forme possono essere amelanotiche, cioè prive di pigmentazione, apparendo come noduli rosati o color carne che crescono rapidamente.

Che sintomi dà il melanoma

I sintomi del melanoma variano in base allo stadio di sviluppo del tumore e alla sua localizzazione. Nelle fasi iniziali, i sintomi sono principalmente visivi e tattili, mentre negli stadi avanzati possono comparire manifestazioni sistemiche.

Sintomi cutanei locali

Il melanoma può causare diversi sintomi a livello della lesione cutanea. Il prurito rappresenta uno dei segnali più comuni, spesso accompagnato da sensazione di bruciore o dolore localizzato. La lesione può diventare sensibile al tatto o provocare fastidio anche senza contatto diretto.

Il sanguinamento spontaneo o dopo traumi minimi è un altro sintomo significativo. La superficie del melanoma può ulcerarsi, formando croste che si staccano facilmente lasciando aree sanguinanti. Questi fenomeni indicano spesso una crescita rapida e aggressiva del tumore.

Cambiamenti nella texture della pelle rappresentano ulteriori segnali di allarme. La superficie può diventare ruvida, squamosa o presentare aree rilevate alternate ad altre depresse. La consistenza può variare da parti morbide ad aree più dure o nodulari.

Sintomi sistemici avanzati

Quando il melanoma progredisce verso stadi avanzati, possono comparire sintomi generali che indicano il coinvolgimento di altri organi. La stanchezza persistente e la perdita di peso non giustificata possono segnalare la presenza di metastasi.

I linfonodi regionali possono ingrossarsi e diventare palpabili, particolarmente nelle aree di drenaggio della lesione primaria come ascelle, inguine o collo. Questo gonfiore può essere accompagnato da dolore o sensazione di tensione.

Nei casi più avanzati, possono manifestarsi sintomi specifici correlati agli organi colpiti dalle metastasi: tosse persistente per il coinvolgimento polmonare, mal di testa per le metastasi cerebrali, dolori addominali per il coinvolgimento epatico.

Quanto è grave un melanoma

La gravità del melanoma dipende principalmente dallo stadio al momento della diagnosi e da diverse caratteristiche istologiche del tumore. Il sistema di stadiazione permette di valutare l’estensione della malattia e di pianificare il trattamento più appropriato.

Fattori prognostici principali

Lo spessore di Breslow, misurato in millimetri, rappresenta uno dei fattori prognostici più importanti. Melanomi con spessore inferiore a 1 mm hanno una prognosi eccellente, mentre quelli superiori a 4 mm presentano maggiori rischi di diffusione.

L’indice mitotico, che indica la velocità di divisione delle cellule tumorali, influenza significativamente la prognosi. Un alto indice mitotico suggerisce una crescita rapida e aggressiva del tumore.

La presenza di ulcerazione della superficie tumorale peggiora la prognosi, indicando un comportamento più aggressivo del melanoma. Questo fattore viene sempre considerato nella stadiazione della malattia.

Tassi di sopravvivenza

I tassi di sopravvivenza del melanoma variano drasticamente in base allo stadio:

  • Stadio 0 (melanoma in situ) – sopravvivenza a 5 anni del 99-100%
  • Stadio I – sopravvivenza a 5 anni del 95-99%
  • Stadio II – sopravvivenza a 5 anni del 70-95%
  • Stadio III – sopravvivenza a 5 anni del 40-85%
  • Stadio IV – sopravvivenza a 5 anni del 10-30%

Questi dati evidenziano l’importanza cruciale della diagnosi precoce per ottenere risultati terapeutici ottimali.

Il melanoma è curabile

La curabilità del melanoma dipende principalmente dalla tempestività della diagnosi e dall’estensione della malattia al momento del trattamento. Le opzioni terapeutiche si sono notevolmente ampliate negli ultimi anni, offrendo speranze anche per i casi più avanzati.

Trattamento chirurgico

La chirurgia rappresenta il trattamento di prima scelta per il melanoma localizzato. L’asportazione completa della lesione con margini di sicurezza adeguati garantisce la guarigione nella maggior parte dei casi diagnosticati precocemente.

Per melanomi di spessore maggiore, può essere necessaria la biopsia del linfonodo sentinella per verificare l’eventuale diffusione microscopica. Questa procedura permette di stadiare accuratamente la malattia e pianificare trattamenti aggiuntivi se necessari.

Terapie innovative

Le immunoterapie hanno rivoluzionato il trattamento del melanoma avanzato. Farmaci come gli inibitori dei checkpoint immunitari stimolano il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali, ottenendo risposte durature anche in pazienti con malattia metastatica.

Le terapie mirate sfruttano specifiche alterazioni genetiche presenti nel tumore. Circa il 50% dei melanomi presenta mutazioni del gene BRAF, per le quali esistono farmaci specifici che bloccano i segnali di crescita tumorale.

La chemioterapia tradizionale ha un ruolo più limitato nel trattamento del melanoma, ma può essere utilizzata in combinazione con altre terapie o in casi specifici.

Prevenzione e fattori di rischio

La prevenzione del melanoma si basa principalmente sulla protezione dai raggi ultravioletti e sul controllo regolare della pelle. Identificare e modificare i fattori di rischio può ridurre significativamente la probabilità di sviluppare questa neoplasia.

Protezione solare

L’esposizione ai raggi UV rappresenta il principale fattore di rischio modificabile. La protezione solare efficace include:

  • utilizzo di creme solari con fattore di protezione minimo 30
  • evitare l’esposizione nelle ore centrali della giornata (10-16)
  • indossare indumenti protettivi e cappelli a tesa larga
  • evitare completamente le lampade abbronzanti

Autoesame della pelle

L’autoesame mensile della pelle permette di identificare precocemente cambiamenti sospetti. È importante esaminare tutto il corpo, incluse aree poco visibili come cuoio capelluto, spazi tra le dita e piante dei piedi.

La fotografia periodica dei nei può aiutare a documentare cambiamenti nel tempo, facilitando la comunicazione con il dermatologo durante le visite di controllo.

Controlli dermatologici

Le visite dermatologiche regolari sono fondamentali per le persone a rischio elevato. La frequenza dei controlli dipende dal profilo di rischio individuale, che include fattori come numero di nei, storia familiare, fototipo e precedenti episodi di melanoma.

La mappatura dei nei rappresenta uno strumento avanzato per il monitoraggio di pazienti con numerose lesioni pigmentate, permettendo di identificare cambiamenti minimi non percettibili a occhio nudo.