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La tendinite: cosa è, sintomi e come curarla efficacemente

La tendinite rappresenta una delle condizioni muscolo-scheletriche più comuni, caratterizzata dall’infiammazione dei tendini che può causare dolore significativo e limitazione funzionale. Questa patologia colpisce atleti e persone sedentarie, giovani e anziani, interferendo spesso con le normali attività quotidiane e lavorative.

Che cos’è la tendinite

La tendinite è un processo infiammatorio che interessa i tendini, le strutture fibrose che collegano i muscoli alle ossa permettendo il movimento articolare. Quando un tendine si infiamma, la zona interessata diventa dolente, gonfia e può perdere parzialmente la sua funzionalità normale.

I tendini sono costituiti principalmente da fibre di collagene organizzate in fasci paralleli che conferiscono resistenza e flessibilità. Queste strutture sono progettate per sopportare forze considerevoli durante i movimenti, ma possono andare incontro a infiammazione quando sottoposti a stress eccessivo, movimenti ripetitivi o traumi.

L’infiammazione tendinea può manifestarsi in forma acuta, con insorgenza improvvisa e sintomi intensi, oppure in forma cronica, caratterizzata da un decorso prolungato con sintomi persistenti ma spesso meno severi. La forma cronica è spesso il risultato di una tendinite acuta non adeguatamente trattata o di stress ripetuti nel tempo.

Come si fa a capire se è tendinite

Riconoscere i sintomi caratteristici della tendinite è fondamentale per una diagnosi tempestiva e un trattamento efficace. I segnali di questa condizione sono generalmente specifici e permettono di distinguerla da altre patologie muscolo-scheletriche.

Sintomi principali

Il dolore rappresenta il sintomo più caratteristico della tendinite. Inizialmente può manifestarsi solo durante il movimento o l’attività fisica, ma con il progredire dell’infiammazione può diventare presente anche a riposo. Il dolore tende ad essere localizzato precisamente sulla zona del tendine interessato.

La rigidità articolare è particolarmente evidente al mattino o dopo periodi di inattività prolungata. I movimenti iniziali possono risultare difficoltosi e dolorosi, con un miglioramento graduale dopo alcuni minuti di mobilizzazione dolce.

Il gonfiore può essere visibile nella zona interessata, accompagnato da sensazione di calore locale. In alcuni casi è possibile percepire un ispessimento del tendine alla palpazione, segno dell’infiammazione in corso.

Sintomi specifici per localizzazione

La tendinopatia achillea causa dolore nella parte posteriore della caviglia e del tallone, particolarmente evidente durante la camminata o la corsa. Il dolore può irradiarsi lungo il polpaccio e peggiorare salendo le scale.

La tendinite del polso si manifesta con dolore localizzato che può estendersi lungo l’avambraccio. I movimenti di flessione, estensione o rotazione del polso risultano particolarmente dolorosi, rendendo difficili attività come scrivere o afferrare oggetti.

La tendinite della spalla provoca dolore profondo che può irradiarsi lungo il braccio. I movimenti di abduzione e rotazione del braccio sono tipicamente limitati e dolorosi, interferendo con attività come pettinarsi o vestirsi.

Dove fa male quando si ha la tendinite

Il dolore della tendinite presenta caratteristiche specifiche che aiutano a localizzare e identificare il tendine interessato. La distribuzione del dolore segue tipicamente il decorso anatomico del tendine infiammato, con irradiazioni caratteristiche.

Pattern di dolore tipici

Nella tendinite rotulea, nota anche come “ginocchio del saltatore”, il dolore si localizza nella parte anteriore del ginocchio, precisamente sotto la rotula. Il fastidio si accentua durante attività come salire le scale, saltare o stare accovacciati per periodi prolungati.

La epicondilite laterale o “gomito del tennista” causa dolore nella parte esterna del gomito che può irradiarsi lungo l’avambraccio. Il dolore peggiora tipicamente quando si afferra un oggetto, si stringe il pugno o si estende il polso contro resistenza.

La epitrocleite o “gomito del golfista” provoca dolore nella parte interna del gomito, spesso accompagnato da formicolio che può estendersi fino alle dita della mano. I movimenti di flessione del polso e delle dita accentuano il sintomo.

Caratteristiche del dolore

Il dolore da tendinite presenta spesso un carattere pulsante o bruciante, che si accentua con il movimento e può persistere per alcune ore dopo l’attività. A differenza del dolore muscolare, quello tendineo è tipicamente molto localizzato e preciso.

Durante la fase acuta, il dolore può essere presente anche a riposo, particolarmente durante la notte. Questa caratteristica può interferire significativamente con la qualità del sonno e il benessere generale della persona.

Il dolore mattutino è particolarmente caratteristico, con i primi movimenti della giornata che risultano più difficoltosi e dolorosi. Questo fenomeno è dovuto alla rigidità che si sviluppa durante il riposo notturno.

Cause e fattori di rischio

Le cause della tendinite sono molteplici e spesso interconnesse. Comprendere i fattori che contribuiscono al suo sviluppo è essenziale per una prevenzione efficace e per evitare recidive.

Fattori meccanici

I movimenti ripetitivi rappresentano la causa più comune di tendinite. Attività lavorative o sportive che richiedono gesti ripetuti possono sovraccaricare specifici tendini, superando la loro capacità di adattamento e riparazione naturale.

Il sovraccarico funzionale si verifica quando un tendine viene sottoposto a forze eccessive rispetto alla sua capacità. Questo può accadere durante attività sportive intense, sollevamento di pesi eccessivi o movimenti improvvisi e non controllati.

Le posture scorrette mantenute per periodi prolungati possono creare tensioni anomale sui tendini. Lavoratori che passano molte ore al computer o in posizioni statiche sono particolarmente a rischio per tendiniti del polso, collo e spalla.

Fattori intrinseci

L’età influenza la predisposizione alla tendinite, con un aumento dell’incidenza dopo i 40 anni. Con l’invecchiamento, i tendini perdono gradualmente elasticità e capacità di rigenerazione, diventando più vulnerabili agli stress meccanici.

Le alterazioni anatomiche come dismetrie degli arti, alterazioni dell’arco plantare o squilibri muscolari possono creare stress anomali su specifici tendini, predisponendo all’infiammazione.

Alcune condizioni metaboliche come il diabete, l’ipercolesterolemia o le malattie della tiroide possono alterare la struttura e la funzione tendinea, aumentando il rischio di sviluppare tendinite.

Come si guarisce una tendinite

Il trattamento della tendinite deve essere personalizzato in base alla severità dei sintomi, alla localizzazione dell’infiammazione e ai fattori che hanno contribuito al suo sviluppo. Un approccio multidisciplinare spesso fornisce i migliori risultati.

Fase acuta

Durante la fase acuta, l’obiettivo principale è ridurre l’infiammazione e controllare il dolore. Il protocollo RICE (Rest, Ice, Compression, Elevation) rappresenta il primo approccio terapeutico:

  • riposo della struttura interessata per permettere l’inizio del processo di guarigione
  • applicazione di ghiaccio per 15-20 minuti ogni 2-3 ore per ridurre infiammazione e dolore
  • compressione delicata con bendaggio elastico per limitare il gonfiore
  • elevazione della parte interessata quando possibile per favorire il drenaggio

I farmaci antinfiammatori non steroidei possono essere utili per controllare dolore e infiammazione, sempre sotto controllo medico e per periodi limitati per evitare effetti collaterali.

Fase di recupero

Durante la fase di recupero, l’attenzione si sposta verso il ripristino della funzione normale. La fisioterapia gioca un ruolo centrale in questa fase, con programmi di esercizi specifici per ogni tipo di tendinite.

Gli esercizi di stretching aiutano a mantenere la flessibilità del tendine e dei muscoli circostanti, prevenendo la formazione di aderenze e rigidità. Devono essere eseguiti gradualmente e senza provocare dolore significativo.

Gli esercizi di rinforzo vengono introdotti progressivamente per ripristinare la forza muscolare e la resistenza del tendine. Il carico viene aumentato gradualmente seguendo il principio della progressione controllata.

Terapie avanzate

Per casi resistenti al trattamento conservativo, esistono terapie avanzate che possono accelerare il processo di guarigione. Le onde d’urto stimolano la rigenerazione tissutale e possono essere efficaci in tendiniti croniche.

La terapia laser a bassa intensità ha effetti antinfiammatori e biostimolanti, favorendo la riparazione tendinea. Questa terapia è particolarmente utile in combinazione con altre modalità di trattamento.

Le infiltrazioni con acido ialuronico o plasma ricco di piastrine rappresentano opzioni terapeutiche per casi selezionati, sempre eseguite da specialisti esperti.

Come si risolve una tendinite

La risoluzione completa della tendinite richiede spesso settimane o mesi, a seconda della severità dell’infiammazione e della compliance del paziente al trattamento. Un approccio paziente e costante è essenziale per ottenere risultati duraturi.

Modifiche delle attività

L’identificazione e modifica delle attività che hanno causato la tendinite è fondamentale per la guarigione e la prevenzione delle recidive. Questo può richiedere cambiamenti nelle modalità di lavoro, nella tecnica sportiva o nelle abitudini quotidiane.

L’ergonomia del posto di lavoro deve essere ottimizzata per ridurre stress anomali sui tendini. Questo include la regolazione di altezza e posizione di scrivanie, sedie, tastiere e monitor.

La gradualità nel ritorno alle attività normali è essenziale. Il carico deve essere aumentato progressivamente, monitorando attentamente l’insorgenza di sintomi che potrebbero indicare una ripresa troppo rapida.

Prevenzione delle recidive

Un programma di mantenimento con esercizi specifici aiuta a prevenire le recidive. Questi esercizi devono diventare parte della routine quotidiana, particolarmente per persone a rischio elevato.

Il riscaldamento adeguato prima delle attività fisiche prepara i tendini allo stress meccanico, riducendo il rischio di nuove infiammazioni. Questo è particolarmente importante per gli sportivi.

L’attenzione ai primi sintomi permette di intervenire tempestivamente prima che l’infiammazione diventi severa. Dolore o rigidità che persistono oltre 48 ore dovrebbero essere valutati da un professionista.

Quando consultare uno specialista

La valutazione specialistica è raccomandata quando i sintomi persistono oltre 2-3 settimane nonostante il trattamento conservativo. Uno specialista può identificare fattori contribuenti non evidenti e proporre trattamenti più specifici.

Sintomi che richiedono attenzione immediata includono:

  • dolore severo che non risponde ai farmaci comuni
  • perdita significativa della funzione articolare
  • gonfiore marcato o cambiamenti di colore della pelle
  • intorpidimento o formicolio persistente

La diagnosi differenziale è importante per escludere altre condizioni che possono mimics la tendinite, come fratture da stress, borsiti o neuropatie compressive.

Prevenzione della tendinite

La prevenzione rappresenta l’approccio più efficace per evitare lo sviluppo di tendinite. Semplici modifiche dello stile di vita e delle abitudini possono ridurre significativamente il rischio di questa condizione dolorosa.

Principi di prevenzione

Il condizionamento fisico generale mantiene i tendini forti e flessibili. Un programma di esercizi regolare che include stretching, rinforzo e attività aerobica contribuisce alla salute tendinea.

La tecnica corretta nelle attività sportive e lavorative riduce stress anomali sui tendini. L’investimento in lezioni con istruttori qualificati o consulenze ergonomiche può prevenire problemi futuri.

L’alternanza delle attività evita il sovraccarico di specifici tendini. Variare i movimenti e le posizioni durante la giornata lavorativa o alternare sport diversi può essere molto utile.

Equipaggiamento appropriato

L’utilizzo di attrezzature adeguate è fondamentale per la prevenzione. Scarpe appropriate per il tipo di attività, supporti ergonomici per il lavoro d’ufficio e attrezzature sportive di qualità riducono significativamente il rischio.

La manutenzione dell’equipaggiamento è altrettanto importante. Scarpe usurate, racchette con tensione inadeguata o workstation mal regolate possono contribuire allo sviluppo di tendinite.