
Angioma: cos’è, tipologie e quando preoccuparsi
L’angioma è una lesione vascolare benigna che può manifestarsi sulla pelle o negli organi interni, caratterizzata da un accumulo anomalo di vasi sanguigni.
Queste formazioni, spesso chiamate anche emangiomi, sono molto comuni e nella maggior parte dei casi rappresentano solo un problema estetico senza implicazioni per la salute.
Che cos’è un angioma
Un angioma è una malformazione vascolare benigna costituita da un agglomerato di vasi sanguigni che si sviluppano in modo anomalo. Queste lesioni possono interessare arterie, vene, capillari o una combinazione di questi vasi, creando formazioni di dimensioni e aspetto variabili.
Gli angiomi possono essere presenti dalla nascita (angiomi congeniti) o svilupparsi durante il corso della vita. La loro formazione è dovuta a un’alterazione nel normale processo di sviluppo dei vasi sanguigni, che porta alla creazione di strutture vascolari irregolari e dilatate.
Dal punto di vista istologico, gli angiomi sono caratterizzati da una proliferazione di cellule endoteliali, che rivestono la superficie interna dei vasi sanguigni. Questa proliferazione può essere più o meno intensa, determinando diversi tipi di angiomi con caratteristiche cliniche specifiche.
La maggior parte degli angiomi è completamente benigna e non presenta rischi per la salute. Tuttavia, in alcuni casi, la loro posizione o le loro dimensioni possono causare disturbi funzionali o estetici che richiedono un intervento medico.
Tipologie di angioma
Esistono diverse classificazioni degli angiomi, basate su criteri morfologici, istologici e clinici. La distinzione principale divide gli angiomi in superficiali e profondi, a seconda della loro localizzazione nel derma.
Angioma cutaneo
L’angioma cutaneo rappresenta la forma più comune e visibile di queste lesioni. Si manifesta sulla superficie della pelle come una macchia o un rilievo di colore rosso, violaceo o bluastro, a seconda del tipo di vasi coinvolti e della profondità della lesione.
Gli angiomi cutanei superficiali, spesso chiamati “angiomi a fragola” per il loro aspetto caratteristico, sono costituiti da capillari dilatati e appaiono come lesioni rosse, rilevate e dalla superficie irregolare. Questi angiomi sono particolarmente comuni nei neonati e spesso regrediscono spontaneamente durante i primi anni di vita.
Gli angiomi cutanei profondi interessano vasi più grandi situati negli strati più profondi della pelle e appaiono come lesioni bluastre o violacee, spesso meno delimitate rispetto a quelle superficiali. Questi angiomi hanno una minore tendenza alla regressione spontanea.
Angioma cavernoso
L’angioma cavernoso è caratterizzato da cavità vascolari dilatate separate da setti fibrosi. Queste lesioni possono svilupparsi sia a livello cutaneo che in organi interni, in particolare nel sistema nervoso centrale e nel fegato.
A livello cutaneo, gli angiomi cavernosi appaiono come lesioni bluastre o violacee, comprimibili e che possono aumentare di dimensioni quando il paziente si china o compie sforzi. La loro consistenza è tipicamente soffice e spugnosa al tatto.
Gli angiomi cavernosi cerebrali, seppur meno comuni, rappresentano una condizione più seria che può causare sintomi neurologici come emicrania, convulsioni o deficit neurologici focali, soprattutto se soggetti a sanguinamento.
Angioma stellato
L’angioma stellato, anche chiamato spider nevus, è caratterizzato da un punto rosso centrale da cui si dipartono piccoli vasi capillari che conferiscono alla lesione un aspetto simile a una stella o a un ragno. Questa tipologia è spesso associata a livelli elevati di estrogeni e può comparire durante la gravidanza o in presenza di malattie epatiche.
Angioma senile
Gli angiomi senili, noti anche come angiomi ciliegia, sono piccole lesioni rosse o violacee che compaiono tipicamente dopo i 40 anni. Hanno un aspetto liscio e brillante e tendono ad aumentare di numero con l’età. Sono completamente benigni e rappresentano solo un problema estetico.
Quando preoccuparsi di un angioma
Nella maggior parte dei casi, gli angiomi non rappresentano motivo di preoccupazione dal punto di vista medico. Tuttavia, esistono alcune situazioni in cui è consigliabile consultare un medico per una valutazione più approfondita.
Le modificazioni nell’aspetto di un angioma esistente dovrebbero sempre essere valutate da un dermatologo. Cambiamenti nelle dimensioni, nel colore, nella forma o nella consistenza possono indicare complicazioni o, raramente, trasformazioni maligne.
Il sanguinamento spontaneo o traumatico rappresenta un’altra condizione che richiede attenzione medica. Mentre gli angiomi possono occasionalmente sanguinare se traumatizzati, un sanguinamento frequente o abbondante può indicare la necessità di un trattamento.
Gli angiomi di grandi dimensioni o in rapida crescita, soprattutto nei bambini, dovrebbero essere monitorati attentamente da un dermatologo o da un chirurgo vascolare. In alcuni casi, questi angiomi possono causare problemi funzionali o complicazioni che richiedono un intervento terapeutico.
La comparsa di sintomi associati come dolore, prurito intenso o alterazioni della sensibilità nella zona dell’angioma può indicare complicazioni locali che meritano una valutazione specialistica.
Gli angiomi localizzati in aree particolarmente delicate, come vicino agli occhi, alla bocca o ai genitali, richiedono un monitoraggio più attento per valutare eventuali interferenze con le funzioni di questi organi.
Che differenza c’è tra un angioma e un tumore
La distinzione tra angioma e tumore maligno è fondamentale per comprendere la natura benigna di queste lesioni. Gli angiomi sono malformazioni vascolari benigne che non hanno capacità di invasione locale aggressiva né di metastatizzazione.
Dal punto di vista istologico, gli angiomi mantengono una struttura vascolare riconoscibile, anche se anomala, e non presentano le caratteristiche di atipia cellulare tipiche delle neoplasie maligne. Le cellule che compongono gli angiomi conservano le loro caratteristiche normali e non mostrano segni di trasformazione neoplastica.
La crescita degli angiomi è generalmente lenta e autolimitante, a differenza dei tumori maligni che tendono a una crescita progressiva e invasiva. Molti angiomi, soprattutto quelli infantili, mostrano addirittura una tendenza alla regressione spontanea nel tempo.
Gli angiomi non danno metastasi, caratteristica esclusiva dei tumori maligni. Anche quando raggiungono dimensioni considerevoli, rimangono confinati nella sede di origine e non si diffondono ad altri organi attraverso il sistema circolatorio o linfatico.
Tuttavia, esistono rare forme di tumori vascolari maligni, come l’angiosarcoma, che possono inizialmente somigliare a angiomi benigni. Per questo motivo, qualsiasi lesione vascolare che mostri caratteristiche atipiche o modificazioni rapide dovrebbe essere valutata da uno specialista.
Cosa fare se si ha un angioma
La gestione di un angioma dipende principalmente dalle sue caratteristiche, dalla localizzazione e dai sintomi eventualmente associati. Nella maggior parte dei casi, gli angiomi non richiedono alcun trattamento specifico e possono essere semplicemente osservati nel tempo.
Il monitoraggio periodico rappresenta l’approccio più comune per gli angiomi stabili e asintomatici. È importante documentare fotograficamente l’aspetto dell’angioma per poter rilevare eventuali cambiamenti nel tempo e programmare controlli dermatologici regolari.
Per gli angiomi di piccole dimensioni che rappresentano solo un problema estetico, esistono diverse opzioni terapeutiche. La laserterapia con laser specifici per le lesioni vascolari rappresenta spesso il trattamento di prima scelta, permettendo di ottenere buoni risultati estetici con minimal invasività.
La scleroterapia può essere utilizzata per angiomi di dimensioni maggiori, soprattutto quelli cavernosi. Questa tecnica prevede l’iniezione di sostanze sclerosanti all’interno della lesione per indurre la chiusura dei vasi anomali.
L’asportazione chirurgica può essere necessaria per angiomi di grandi dimensioni, in posizioni critiche o che causano sintomi funzionali. L’intervento viene generalmente eseguito in anestesia locale e permette anche un esame istologico definitivo della lesione.
Angiomi nei bambini
Gli angiomi infantili rappresentano una categoria particolare che merita attenzione specifica. Questi angiomi compaiono tipicamente nelle prime settimane di vita e attraversano diverse fasi evolutive caratteristiche.
La fase proliferativa si verifica nei primi 6-12 mesi di vita ed è caratterizzata da una rapida crescita dell’angioma. Durante questo periodo, la lesione può aumentare considerevolmente di dimensioni e diventare più rilevata e di colore più intenso.
Segue poi una fase di stabilizzazione in cui l’angioma smette di crescere e mantiene dimensioni costanti per alcuni mesi o anni. Infine, nella maggior parte dei casi, inizia una fase di involuzione spontanea che può durare diversi anni e portare alla completa o parziale scomparsa della lesione.
Circa il 90% degli angiomi infantili si risolve spontaneamente entro i 9 anni di età, spesso lasciando solo minime tracce residue. Questo processo di involuzione naturale è una caratteristica distintiva degli angiomi infantili che li differenzia dalle malformazioni vascolari permanenti.
Tuttavia, alcuni angiomi infantili possono richiedere trattamento precoce, soprattutto se localizzati in aree critiche come vicino agli occhi, al naso o alla bocca, dove possono interferire con funzioni vitali come la vista, la respirazione o l’alimentazione.
Fattori di rischio e prevenzione
Non esistono fattori di rischio modificabili specifici per lo sviluppo degli angiomi, essendo queste lesioni principalmente dovute a alterazioni dello sviluppo vascolare di origine genetica o congenita. Tuttavia, alcuni fattori possono influenzare la loro comparsa o evoluzione.
L’età rappresenta un fattore importante, con alcuni tipi di angiomi che compaiono preferenzialmente in determinate fasce d’età. Gli angiomi infantili si manifestano nei primi mesi di vita, mentre gli angiomi senili aumentano di frequenza con l’invecchiamento.
Il sesso femminile sembra predisporre maggiormente allo sviluppo di alcuni tipi di angiomi, probabilmente a causa dell’influenza degli ormoni estrogeni sulla crescita vascolare. Questa correlazione è particolarmente evidente per gli angiomi stellati.
Le variazioni ormonali, come quelle che si verificano durante la gravidanza o l’assunzione di contraccettivi orali, possono favorire la comparsa di nuovi angiomi o l’aumento di dimensioni di quelli esistenti.
Non esistono misure di prevenzione primaria efficaci per gli angiomi, ma è importante la prevenzione secondaria attraverso controlli dermatologici regolari e l’autoosservazione per identificare precocemente eventuali modificazioni sospette.