
Le malattie del fegato
Il fegato è un organo vitale che svolge numerose funzioni essenziali per il nostro organismo. Quando viene colpito da patologie, le conseguenze possono essere gravi per la salute generale. Conoscere le malattie epatiche, i loro sintomi e le possibilità di trattamento è fondamentale per una diagnosi precoce e un intervento tempestivo.
L’importanza del fegato nell’organismo
Il fegato è il più grande organo interno del corpo umano e svolge oltre 500 funzioni diverse, tra cui:
- Detossificazione: neutralizza e smaltisce sostanze tossiche, farmaci e alcol
- Metabolismo dei nutrienti: trasforma carboidrati, proteine e grassi
- Produzione di proteine: sintetizza l’albumina e i fattori della coagulazione
- Stoccaggio: immagazzina vitamine, minerali e glicogeno
- Produzione della bile: fondamentale per la digestione dei grassi
- Regolazione ormonale: metabolizza e regola diversi ormoni
Data questa molteplicità di funzioni, è comprensibile come una compromissione del fegato possa ripercuotersi su tutto l’organismo.
Le principali malattie del fegato
Le patologie epatiche sono numerose e possono essere classificate in base alla loro causa, evoluzione e impatto sulla funzionalità dell’organo.
Epatiti virali
Le epatiti virali sono infiammazioni del fegato causate da virus specifici:
Epatite A: si trasmette per via oro-fecale (acqua o cibo contaminati). È generalmente acuta e si risolve completamente nel giro di alcuni mesi senza lasciare danni permanenti.
Epatite B: si trasmette attraverso sangue, rapporti sessuali non protetti e da madre a figlio durante il parto. Può diventare cronica nel 5-10% degli adulti e nel 90% dei neonati infetti.
Epatite C: si trasmette principalmente attraverso il sangue. È particolarmente insidiosa perché nell’80% dei casi diventa cronica e può evolvere in cirrosi o cancro al fegato. Oggi esistono terapie antivirali molto efficaci che permettono la guarigione in oltre il 95% dei casi.
Epatite D: colpisce solo chi è già infetto da epatite B, aggravandone il decorso.
Epatite E: simile all’epatite A, è trasmessa per via oro-fecale ma può essere pericolosa soprattutto nelle donne in gravidanza.
Epatopatia alcolica
L’abuso cronico di alcol può causare vari gradi di danno epatico:
- Steatosi epatica alcolica: accumulo di grasso nelle cellule epatiche, reversibile con l’astinenza
- Epatite alcolica: infiammazione del fegato causata dall’alcol
- Cirrosi alcolica: stadio avanzato di danno epatico con formazione di tessuto cicatriziale non reversibile
Steatosi epatica non alcolica (NAFLD)
La steatosi epatica non alcolica, comunemente chiamata “fegato grasso”, è l’accumulo di grassi nel fegato non dovuto al consumo di alcol. È strettamente correlata a obesità, diabete tipo 2, colesterolo alto e sindrome metabolica. Può progredire in steatoepatite non alcolica (NASH) e, nei casi più gravi, in cirrosi.
Malattie autoimmuni del fegato
In queste patologie, il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule del fegato o delle vie biliari:
- Epatite autoimmune: il sistema immunitario attacca gli epatociti
- Cirrosi biliare primitiva: colpisce i piccoli dotti biliari all’interno del fegato
- Colangite sclerosante primitiva: infiammazione e fibrosi dei dotti biliari sia intra che extra-epatici
Malattie ereditarie e genetiche
Diverse patologie epatiche hanno base genetica:
- Emocromatosi: accumulo eccessivo di ferro nel fegato e in altri organi
- Malattia di Wilson: accumulo eccessivo di rame nel fegato e nel cervello
- Deficit di alfa-1 antitripsina: può causare danni epatici nei bambini e malattie polmonari negli adulti
Tumore epatico
Il carcinoma epatocellulare è il tipo più comune di tumore primario del fegato. Spesso si sviluppa in un fegato già danneggiato da cirrosi.
Cirrosi epatica
La cirrosi non è una malattia a sé stante, ma lo stadio finale di molte patologie epatiche croniche. È caratterizzata dalla sostituzione del tessuto epatico normale con tessuto cicatriziale (fibrosi), che altera la struttura e la funzionalità del fegato.
Sintomi delle malattie del fegato
Uno degli aspetti più insidiosi delle malattie epatiche è che spesso rimangono asintomatiche nelle fasi iniziali, grazie alla straordinaria capacità del fegato di compensare i danni e rigenerarsi. I sintomi compaiono generalmente quando il danno è già significativo.
Sintomi precoci
I sintomi iniziali sono spesso vaghi e facilmente confondibili con altre condizioni:
- Affaticamento persistente
- Nausea e perdita di appetito
- Dolore o fastidio nella parte superiore destra dell’addome
- Disturbi digestivi
Sintomi in fase avanzata
Con la progressione della malattia, possono comparire sintomi più specifici:
- Ittero: colorazione giallastra della pelle e delle sclere degli occhi, dovuta all’accumulo di bilirubina
- Prurito: causato dall’accumulo di sali biliari nella pelle
- Edema: gonfiore alle gambe e ai piedi per ritenzione di liquidi
- Ascite: accumulo di liquido nell’addome
- Facile tendenza a ecchimosi e sanguinamenti: per ridotta produzione dei fattori della coagulazione
- Urine scure e feci chiare: alterazioni nella produzione e nel flusso della bile
- Confusione mentale ed encefalopatia epatica: causate dall’accumulo di tossine che il fegato non riesce a eliminare
- Vene varicose nell’esofago e nello stomaco: dovute all’ipertensione portale
Diagnosi delle malattie epatiche
La diagnosi delle malattie del fegato si basa su diversi esami:
Esami del sangue
- Enzimi epatici: ALT/GPT, AST/GOT, GGT, ALP (fosfatasi alcalina)
- Bilirubina: totale, diretta e indiretta
- Proteine seriche: albumina, globuline, fattori della coagulazione
- Marcatori di epatite virale: per identificare infezioni da virus epatitici
- Marker autoimmuni: per le malattie autoimmuni del fegato
- Test metabolici: per emocromatosi, malattia di Wilson e altre malattie genetiche
Diagnostica per immagini
- Ecografia addominale: esame di primo livello, non invasivo
- TAC (tomografia computerizzata): fornisce immagini dettagliate del fegato
- Risonanza magnetica (MRI): particolarmente utile per valutare lesioni epatiche
- Elastografia epatica (FibroScan): misura la rigidità del fegato, indice di fibrosi
Biopsia epatica
In alcuni casi è necessario prelevare un campione di tessuto epatico per un’analisi istologica. Questo esame permette di determinare con precisione la natura e la gravità del danno epatico.
Trattamento delle malattie epatiche
La terapia varia in base al tipo di patologia e al suo stadio:
Terapie specifiche per tipo di malattia
- Epatiti virali: farmaci antivirali specifici per epatite B e C
- Malattie autoimmuni: farmaci immunosoppressori
- Epatopatia alcolica: astinenza assoluta dall’alcol
- Steatosi epatica non alcolica: controllo del peso, attività fisica e gestione delle condizioni associate (diabete, ipercolesterolemia)
- Malattie genetiche: terapie mirate (es. chelanti del ferro per l’emocromatosi, chelanti del rame per la malattia di Wilson)
- Tumori epatici: chirurgia, ablazione, embolizzazione, terapie sistemiche
Terapie di supporto
- Gestione delle complicanze della cirrosi: diuretici per l’ascite, beta-bloccanti per le varici, lassativi per l’encefalopatia
- Trattamento nutrizionale: dieta adeguata alle specifiche esigenze
- Controllo del dolore e dei sintomi: terapie sintomatiche
Trapianto di fegato
Il trapianto rappresenta la soluzione definitiva per le malattie epatiche in fase terminale o per tumori epatici selezionati. È un intervento complesso che richiede un’attenta valutazione del paziente e la disponibilità di un organo compatibile.
Prevenzione delle malattie del fegato
Molte malattie epatiche possono essere prevenute adottando comportamenti sani:
- Limitare il consumo di alcol: rispettare le dosi raccomandate o, meglio ancora, astenersi completamente
- Mantenere un peso salutare: l’obesità è un fattore di rischio per la steatosi epatica
- Dieta equilibrata: privilegiare frutta, verdura, cereali integrali e grassi sani
- Attività fisica regolare: aiuta a mantenere un peso sano e migliora il metabolismo
- Vaccinazione: esistono vaccini efficaci per l’epatite A e B
- Evitare comportamenti a rischio: non condividere aghi o oggetti personali che possono entrare in contatto con il sangue
- Usare precauzioni nei rapporti sessuali: per prevenire le epatiti trasmissibili sessualmente
- Prestare attenzione ai farmaci: assumere farmaci solo su prescrizione medica e rispettare le dosi indicate
Quando rivolgersi al medico
È importante consultare un medico se si notano sintomi persistenti come:
- Affaticamento che non migliora con il riposo
- Dolore nella parte superiore destra dell’addome
- Colorazione giallastra della pelle o degli occhi
- Gonfiore addominale o alle gambe
- Confusione mentale o cambiamenti della personalità
- Urine scure o feci chiare
Una diagnosi precoce permette di intervenire tempestivamente e, in molti casi, di arrestare la progressione della malattia.