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Tumore al fegato: sintomi, cause e trattamenti

Il tumore al fegato rappresenta una delle neoplasie più complesse e impegnative da trattare, con un’incidenza in crescita a livello mondiale.

Questa patologia può manifestarsi in diverse forme e spesso viene diagnosticata in stadi avanzati a causa della natura silenziosa dei suoi sintomi iniziali. Il fegato, essendo l’organo più grande del corpo umano e svolgendo funzioni vitali per l’organismo, quando colpito da una neoplasia presenta sfide diagnostiche e terapeutiche particolari.

Cos’è il tumore al fegato

Il tumore al fegato può essere classificato in due categorie principali: tumori primari, che originano direttamente dalle cellule epatiche, e tumori secondari o metastatici, che derivano da altri organi e si diffondono al fegato.

Tumori primari del fegato

Carcinoma epatocellulare (HCC):

  • Rappresenta il 75-85% dei tumori primari del fegato
  • Origina dagli epatociti (cellule principali del fegato)
  • Spesso associato a cirrosi epatica preesistente
  • È il sesto tumore più comune al mondo

Colangiocarcinoma:

  • Origina dalle cellule dei dotti biliari
  • Rappresenta il 10-20% dei tumori epatici primari
  • Può essere intraepatico o extraepatico
  • Prognosi generalmente più severa

Altri tumori rari:

  • Angiosarcoma: origina dai vasi sanguigni
  • Epatoblastoma: tipico dell’età pediatrica
  • Carcinoma fibrolamellare: variante rara dell’HCC

Tumori secondari (metastasi)

Le metastasi epatiche sono più comuni dei tumori primari e possono derivare da:

  • Tumori colorettali (50% delle metastasi epatiche)
  • Tumori della mammella
  • Tumori polmonari
  • Tumori del pancreas
  • Tumori dello stomaco
  • Melanoma

Il fegato è particolarmente suscettibile alle metastasi a causa della sua ricca vascolarizzazione e della sua funzione di filtro per il sangue proveniente dall’intestino.

Sintomi del tumore al fegato

sintomi del tumore al fegato nelle fasi iniziali sono spesso vaghi e aspecifici, il che contribuisce alla diagnosi tardiva. I segni e sintomi possono variare a seconda delle dimensioni, della localizzazione e dello stadio del tumore.

Sintomi precoci (spesso sottovalutati)

  • Affaticamento persistente: Stanchezza che non migliora con il riposo
  • Perdita di appetito: Diminuzione del desiderio di mangiare
  • Perdita di peso involontaria: Calo ponderale senza modifiche alla dieta
  • Sensazione di pienezza: Soprattutto dopo piccoli pasti
  • Nausea: Può essere intermittente o persistente
  • Debolezza generale: Riduzione della forza fisica

Sintomi più evidenti (stadi avanzati)

  • Dolore addominale: Localizzato nel quadrante superiore destro, sotto le costole
  • Massa palpabile: Ingrossamento del fegato percepibile alla palpazione
  • Gonfiore addominale: Distensione dell’addome (ascite)
  • Ittero: Colorazione giallastra di pelle, mucose e sclere
  • Urine scure: Di colore simile al tè
  • Feci chiare: Di colore argilloso

Sintomi sistemici avanzati

  • Febbre: Spesso di bassa intensità ma persistente
  • Sudorazione notturna: Particolarmente abbondante
  • Prurito generalizzato: Causato dall’accumulo di sostanze tossiche
  • Confusione mentale: Dovuta all’insufficienza epatica (encefalopatia)
  • Sanguinamenti: Tendenza alle ecchimosi o epistassi
  • Gonfiore delle gambe: Edemi agli arti inferiori

Sintomi specifici della cirrosi sottostante

Molti pazienti con tumore epatico primario hanno una cirrosi preesistente:

  • Varici esofagee: Vene dilatate nell’esofago (rischio di sanguinamento)
  • Splenomegalia: Ingrossamento della milza
  • Ginecomastia: Sviluppo del seno negli uomini
  • Eritema palmare: Rossore dei palmi delle mani
  • Spider nevi: Piccole lesioni vascolari sulla pelle

Cause e fattori di rischio

Le cause del tumore al fegato sono molteplici e spesso interconnesse. Comprendere i fattori di rischio è essenziale per la prevenzione e la diagnosi precoce.

Fattori di rischio principali

Infezioni virali croniche:

  • Epatite B (HBV): Il fattore di rischio più importante a livello mondiale
  • Epatite C (HCV): Causa principale nei paesi occidentali
  • Epatite D: In combinazione con l’epatite B

Cirrosi epatica:

  • Indipendentemente dalla causa, aumenta il rischio di 100 volte
  • Il 90% degli HCC si sviluppa su fegato cirrotico
  • Progressione annuale dalla cirrosi all’HCC: 1-4%

Consumo eccessivo di alcol:

  • Causa cirrosi alcolica, che predispone al tumore
  • Effetto sinergico con le infezioni virali
  • Rischio proporzionale alla quantità e durata del consumo

Steatoepatite non alcolica (NASH):

  • Associata all’obesità e al diabete
  • In crescita nei paesi sviluppati
  • Può evolvere in cirrosi e poi tumore

Altri fattori di rischio

Fattori metabolici:

  • Diabete mellitus: Aumenta il rischio di 2-3 volte
  • Obesità: Fattore di rischio crescente
  • Sindrome metabolica: Combinazione di obesità, diabete e ipertensione

Esposizioni ambientali:

  • Aflatossine: Tossine prodotte da funghi (Aspergillus) che contaminano cereali
  • Arsenico: Presente in alcune acque contaminate
  • Cloruro di vinile: Esposizione professionale

Fattori genetici e congeniti:

  • Emocromatosi: Accumulo eccessivo di ferro
  • Malattia di Wilson: Accumulo di rame
  • Deficit di alfa-1-antitripsina
  • Tirosinemia ereditaria

Altri fattori:

  • Fumo di sigaretta: Aumenta il rischio, specialmente in presenza di altri fattori
  • Contraccettivi orali: Rischio lievemente aumentato per adenomi epatici
  • Steroidi anabolizzanti: Uso prolungato

Diagnosi del tumore al fegato

La diagnosi del tumore al fegato richiede un approccio multidisciplinare che combina imaging, biomarcatori e, quando necessario, esame istologico.

Esami di imaging

Ecografia addominale:

  • Prima indagine di screening
  • Permette di identificare masse epatiche
  • Guida per biopsie
  • Limitazioni: dipende dall’operatore e dalla costituzione del paziente

TC con mezzo di contrasto:

  • Standard per la caratterizzazione delle lesioni
  • Pattern di enhancement tipico per HCC
  • Stadiazione del tumore
  • Valutazione della funzionalità epatica residua

Risonanza magnetica (RM):

  • Maggiore precisione nella caratterizzazione delle lesioni
  • Particolarmente utile per lesioni piccole
  • Valutazione dell’invasione vascolare
  • Migliore definizione dell’anatomia

PET-TC:

  • Utile per la ricerca di metastasi
  • Valutazione della risposta al trattamento
  • Meno sensibile per piccole lesioni epatiche

Biomarcatori

Alfa-fetoproteina (AFP):

  • Elevata nel 60-70% dei pazienti con HCC
  • Valori normali non escludono la diagnosi
  • Utile per il monitoraggio post-trattamento

Altri marcatori:

  • AFP-L3: Frazione specifica dell’AFP
  • Des-gamma-carbossiprotrombina (DCP): Marcatore emergente
  • CA 19-9: Utile per il colangiocarcinoma

Biopsia epatica

Indicazioni:

  • Lesioni con caratteristiche atipiche all’imaging
  • Diagnosi differenziale tra tumori primari e metastasi
  • Pazienti senza cirrosi nota

Tecniche:

  • Biopsia percutanea eco-guidata
  • Biopsia trangiugulare (se ascite o coagulopatia)
  • Biopsia laparoscopica

Stadiazione e prognosi

La stadiazione del tumore al fegato è complessa perché deve considerare sia l’estensione del tumore che la funzionalità epatica residua.

Sistemi di stadiazione principali

Classificazione TNM:

  • T: dimensione e numero di tumori, invasione vascolare
  • N: coinvolgimento dei linfonodi
  • M: presenza di metastasi a distanza

Sistema BCLC (Barcelona Clinic Liver Cancer):

  • Stadio molto precoce (0): lesione singola <2 cm
  • Stadio precoce (A): lesione singola <5 cm o 2-3 lesioni <3 cm
  • Stadio intermedio (B): multinodulare senza invasione vascolare
  • Stadio avanzato (C): invasione vascolare o metastasi
  • Stadio terminale (D): insufficienza epatica grave

Classificazione Child-Pugh:

  • Valuta la funzionalità epatica
  • Considera: bilirubina, albumina, tempo di protrombina, ascite, encefalopatia
  • Classi A, B, C con prognosi progressivamente peggiore

Trattamenti del tumore al fegato

Le opzioni di trattamento per il tumore al fegato dipendono da numerosi fattori: stadio del tumore, funzionalità epatica, condizioni generali del paziente e presenza di cirrosi.

Trattamenti curativi

Resezione chirurgica:

  • Gold standard per tumori resecabili in fegato sano
  • Possibile in presenza di cirrosi compensata
  • Mortalità operatoria <5% in centri specializzati
  • Sopravvivenza a 5 anni: 60-80% per stadi precoci

Trapianto di fegato:

  • Indicato per tumori entro i criteri di Milano
  • Risolve sia il tumore che la cirrosi sottostante
  • Sopravvivenza a 5 anni: 70-80%
  • Limitato dalla disponibilità di organi

Ablazione locale:

  • Radiofrequenza (RFA): Distruzione termica del tumore
  • Microonde: Simile alla radiofrequenza
  • Crioablazione: Distruzione mediante congelamento
  • Alcoolizzazione percutanea: Iniezione di etanolo

Trattamenti locoregionali

Chemioembolizzazione transarteriosa (TACE):

  • Iniezione di chemioterapici seguita da embolo
  • Standard per tumori non operabili in stadio intermedio
  • Può essere convenzionale o con microsfere

Radioembolizzazione:

  • Iniezione di microsfere radioattive (Yttrio-90)
  • Alternativa alla TACE in casi selezionati
  • Minori effetti collaterali sistemici

Terapie sistemiche

Terapie target:

  • Sorafenib: Prima linea per tumori avanzati
  • Lenvatinib: Alternativa di prima linea
  • Regorafenib: Seconda linea dopo sorafenib
  • Cabozantinib: Seconda/terza linea

Immunoterapia:

  • Atezolizumab + Bevacizumab: Nuova combinazione promettente
  • Nivolumab: Anti-PD-1 in sperimentazione
  • Pembrolizumab: Anti-PD-1 per casi selezionati

Chemioterapia convenzionale:

  • Limitata efficacia nel tumore epatico primario
  • Più utilizzata per metastasi epatiche
  • Regimi specifici in base al tumore primitivo

Prevenzione e screening

La prevenzione del tumore al fegato si basa principalmente sul controllo dei fattori di rischio e sullo screening dei soggetti ad alto rischio.

Prevenzione primaria

  • Vaccinazione per epatite B: Particolarmente importante nei neonati
  • Prevenzione dell’epatite C: Evitare comportamenti a rischio
  • Controllo del consumo di alcol: Limitare l’assunzione
  • Mantenimento di peso corporeo normale: Prevenire la NASH
  • Controllo del diabete: Gestione ottimale della glicemia

Screening

Soggetti ad alto rischio:

  • Pazienti con cirrosi di qualsiasi eziologia
  • Portatori cronici di epatite B (anche senza cirrosi)
  • Pazienti con epatite C cronica avanzata

Modalità di screening:

  • Ecografia addominale: Ogni 6 mesi
  • Dosaggio dell’alfa-fetoproteina: Ogni 6 mesi
  • Inizio dello screening: Variabile in base al rischio

Sorveglianza post-trattamento

  • Controlli ravvicinati nei primi 2 anni
  • Imaging ogni 3-4 mesi inizialmente
  • Monitoraggio dei marcatori tumorali
  • Valutazione della funzionalità epatica

Il tumore al fegato rappresenta una sfida medica complessa che richiede un approccio multidisciplinare per la diagnosi, la stadiazione e il trattamento. La prognosi dipende fortemente dallo stadio alla diagnosi e dalla funzionalità epatica residua. Mentre i tumori diagnosticati precocemente possono essere trattati con successo mediante chirurgia o ablazione, i casi avanzati richiedono terapie palliative che stanno comunque mostrando risultati sempre più promettenti. La prevenzione attraverso il controllo dei fattori di rischio e lo screening dei soggetti ad alto rischio rimangono strategie fondamentali per ridurre l’impatto di questa grave patologia.