Cos’è la foniatria?
La foniatria costituisce una branca della medicina incentrata sull’analisi, sull’individuazione e sulla cura dei disturbi inerenti alla produzione vocale, all’espressione orale, alla capacità di comunicare e all’atto di ingerire. Benché non universalmente nota al vasto pubblico, questa specializzazione medica si rivela essenziale per individui che incontrano difficoltà nell’esternare i propri pensieri verbalmente, nel parlare in modo fluente o nell’eseguire una deglutizione fisiologica. Il foniatra è il professionista sanitario specializzato in tale ambito, e frequentemente collabora con altre figure mediche come logopedisti, otorinolaringoiatri, neurologi e fisiatri.
Di cosa si occupa il foniatra?
Il foniatra riveste il ruolo di medico responsabile della valutazione e del trattamento delle problematiche relative alla comunicazione e alla deglutizione, in pazienti di ogni età. Le sue competenze si estendono da problematiche concernenti la voce a difficoltà di linguaggio.
Tra le condizioni trattate si annoverano:
- Disturbi della voce, come raucedine o perdita della vocalità
- Afasia, come quella che affligge i soggetti colpiti da ictus o traumi cranici
- Balbuzie e altre difficoltà nell’articolazione del linguaggio
- Ritardi nello sviluppo linguistico nei bambini durante la fase evolutiva
- Problemi vocali negli adulti, in particolare in coloro che utilizzano la voce a livello professionale
- Difficoltà nella deglutizione (disfagia)
La visita foniatrica si configura pertanto come cruciale per identificare l’eziologia del disturbo e intraprendere un percorso terapeutico mirato, spesso in sinergia con il logopedista.
Che differenza c’è tra otorino e foniatra?
Sebbene entrambe le figure professionali operino nel contesto delle patologie legate a testa e collo, le aree di competenza dell’otorino e del foniatra differiscono.
L’otorinolaringoiatra è lo specialista che diagnostica e cura le malattie di orecchio, naso naso e gola, quali infezioni, disturbi uditivi o respiratori. Il suo approccio è maggiormente orientato agli aspetti organici e strutturali.
Il foniatra, invece, è un medico che opera sulle disfunzioni della comunicazione, del linguaggio e della fonazione, che in molti casi non hanno alcuna correlazione con lesioni anatomiche, ma piuttosto con alterazioni funzionali. È un medico specializzato che interviene primariamente su problemi vocali, articolatori e deglutitori.
Quando si va dal foniatra?
È indicato rivolgersi a un foniatra qualora si manifestino alterazioni persistenti nella voce, nell’eloquio o nella deglutizione, che non mostrano miglioramento spontaneo. Alcuni segnali che richiedono attenzione includono:
- Voce rauca o stanca, presente da oltre due settimane
- Difficoltà nella pronuncia o nella fluidità del linguaggio
- Balbuzie costante o frequente
- Lento sviluppo del linguaggio nei bambini
- Problemi nell’ingestione di cibi o liquidi
- Calo della qualità vocale in chi utilizza la voce per lavoro
Una diagnosi precoce, specialmente in età evolutiva, può agevolare il recupero e prevenire future complicazioni.
Perché si fa la visita foniatrica?
Lo scopo della visita foniatrica è valutare in modo approfondito le funzioni vocali, linguistiche e deglutitorie, al fine di individuare eventuali anomalie e definire una terapia adeguata.
Nel corso della consultazione, il medico raccoglie informazioni cliniche, esamina la dinamica respiratoria, l’articolazione e la qualità della voce. Se necessario, può prescrivere accertamenti strumentali, come la laringostroboscopia, per osservare direttamente il movimento delle corde vocali.In base agli esiti, lo specialista stabilisce un piano di trattamento personalizzato, che può includere logopedia, terapie farmacologiche o, nei casi più complessi, interventi chirurgici.