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La gola arrossata: quando bisogna preoccuparsi

La gola arrossata è un sintomo molto comune che può manifestarsi in persone di tutte le età e rappresentare il primo segno di diverse condizioni, dalle più benigne alle più serie.

Questo arrossamento delle mucose della gola può essere accompagnato da dolore, difficoltà nella deglutizione e altri sintomi che possono influenzare significativamente la qualità della vita quotidiana.

Cos’è la gola arrossata

La gola arrossata, tecnicamente definita come eritema della mucosa orofaringea, è caratterizzata da un’infiammazione dei tessuti che rivestono la parte posteriore della bocca, la faringe e talvolta le tonsille. Questo arrossamento è il risultato di una vasodilatazione dei capillari superficiali in risposta a stimoli irritanti o infettivi.

L’anatomia della gola comprende diverse strutture che possono essere coinvolte nell’infiammazione: la faringe, divisa in rinofaringe, orofaringe e ipofaringe, le tonsille palatine, la base della lingua e l’epiglottide. Quando questi tessuti si infiammano, appaiono rossi, gonfi e spesso dolorosi.

Il processo infiammatorio che porta all’arrossamento è una risposta naturale dell’organismo a diversi stimoli. Durante l’infiammazione, i vasi sanguigni si dilatano per permettere l’arrivo di cellule del sistema immunitario e sostanze antinfiammatorie nella zona colpita. Questo aumento del flusso sanguigno locale è responsabile del caratteristico colore rosso intenso delle mucose infiammate.

L’arrossamento può variare in intensità, da un lieve rossore appena percettibile fino a un rosso intenso e uniforme che coinvolge ampie aree della gola. Spesso è accompagnato da edema dei tessuti, che può rendere la gola gonfia e compromettere la normale funzione di deglutizione.

Cause della gola arrossata

Le cause della gola arrossata sono molteplici e possono essere raggruppate in diverse categorie principali, ognuna con caratteristiche specifiche che possono aiutare a identificare l’origine del problema.

Le infezioni virali rappresentano la causa più comune di gola arrossata, soprattutto durante i mesi invernali. Virus come rinovirus, adenovirus, virus influenzali e parainfluenzali, virus di Epstein-Barr e coronavirus possono causare faringiti acute con arrossamento significativo delle mucose. Queste infezioni sono spesso associate a sintomi sistemici come febbre, malessere generale e sintomi respiratori.

Le infezioni batteriche, benché meno frequenti delle virali, possono causare forme più severe di gola arrossata. Lo Streptococcus pyogenes è il batterio più comunemente responsabile della faringotonsillite batterica acuta, una condizione che può presentare complicazioni se non trattata adeguatamente. Altri batteri come Staphylococcus aureus, Haemophilus influenzae e Mycoplasma pneumoniae possono occasionalmente causare infezioni della gola.

Le infezioni fungine, principalmente da Candida albicans, possono causare arrossamento della gola, soprattutto in pazienti immunocompromessi, diabetici o che hanno fatto uso prolungato di antibiotici. Queste infezioni si presentano spesso con placche biancastre associate all’arrossamento delle mucose.

Le cause non infettive includono allergie stagionali o perenni, esposizione a irritanti ambientali come fumo di sigaretta, inquinamento atmosferico, sostanze chimiche o aria secca. Il reflusso gastroesofageo può causare irritazione cronica della gola con arrossamento persistente, soprattutto al mattino.

L’uso eccessivo della voce, come nel caso di insegnanti, cantanti o oratori, può portare a trauma meccanico delle corde vocali e delle strutture circostanti, risultando in arrossamento e infiammazione. Anche la respirazione prevalentemente orale, spesso dovuta a ostruzione nasale, può causare secchezza e irritazione della gola.

Sintomi associati alla gola arrossata

La gola arrossata raramente si presenta come sintomo isolato e spesso è accompagnata da una serie di manifestazioni cliniche che possono aiutare a identificare la causa sottostante e guidare il trattamento appropriato.

Il dolore alla gola, o odinofagia, è il sintomo più comunemente associato all’arrossamento. Questo dolore può variare da un lieve fastidio a un dolore intenso che rende difficile la deglutizione di saliva, liquidi o cibi solidi. Il dolore tende a peggiorare durante la deglutizione e può irradiarsi verso le orecchie.

La difficoltà nella deglutizione, o disfagia, può manifestarsi con diversi gradi di gravità. Nei casi lievi, il paziente avverte solo un leggero fastidio durante la deglutizione, mentre nei casi più gravi può essere presente una vera e propria difficoltà a deglutire che può compromettere l’alimentazione e l’idratazione.

La sensazione di corpo estraneo in gola è un sintomo frequente che i pazienti descrivono come la percezione di avere qualcosa bloccato in gola. Questa sensazione può essere continua o intermittente e spesso si associa al bisogno di schiarirsi frequentemente la voce.

Le alterazioni della voce sono comuni quando l’infiammazione coinvolge le corde vocali o le strutture laringee. La voce può diventare roca, rauca o completamente afona, rendendo difficile la comunicazione verbale.

I sintomi sistemici possono accompagnare la gola arrossata, soprattutto quando è presente un’infezione. Febbre, brividi, malessere generale, mal di testa, dolori muscolari e linfonodi del collo ingrossati e dolenti sono manifestazioni comuni delle infezioni del tratto respiratorio superiore.

Cosa fare quando si ha la gola arrossata

Il trattamento della gola arrossata dipende dalla causa sottostante, ma esistono diverse misure generali che possono fornire sollievo sintomatico e favorire la guarigione indipendentemente dall’eziologia specifica.

Il riposo vocale è fondamentale quando è presente arrossamento della gola. Evitare di parlare ad alta voce, sussurrare o cantare può ridurre l’irritazione meccanica delle mucose infiammate e accelerare il processo di guarigione. È importante anche evitare di schiarirsi frequentemente la voce, che può peggiorare l’irritazione.

L’idratazione adeguata è essenziale per mantenere le mucose umide e facilitare la guarigione. Bere abbondanti liquidi, preferibilmente tiepidi o a temperatura ambiente, aiuta a prevenire la secchezza della gola e può fornire sollievo temporaneo dal dolore. Bevande calde come tè con miele, brodi o tisane possono essere particolarmente benefiche.

I gargarismi con soluzioni saline o antisettiche possono aiutare a ridurre l’infiammazione e rimuovere irritanti dalla superficie delle mucose. Una soluzione salina può essere preparata sciogliendo un cucchiaino di sale in un bicchiere di acqua tiepida. È importante non ingerire la soluzione durante i gargarismi.

L’umidificazione dell’ambiente può essere molto utile, soprattutto durante i mesi invernali quando l’aria tende ad essere più secca. L’uso di umidificatori o la permanenza in ambienti con vapore, come il bagno durante una doccia calda, può aiutare a mantenere le mucose idratate.

L’evitamento di irritanti è cruciale per permettere la guarigione. Fumo di sigaretta, alcol, cibi piccanti o acidi, e aria molto fredda o molto calda possono peggiorare l’irritazione della gola e ritardare la guarigione.

Quanto dura la gola rossa

La durata della gola arrossata varia considerevolmente a seconda della causa sottostante, della gravità dell’infiammazione e della tempestività del trattamento. Comprendere i tempi di guarigione tipici può aiutare a decidere quando è necessario cercare assistenza medica.

Nelle faringiti virali acute, che rappresentano la causa più comune di gola arrossata, i sintomi tipicamente si risolvono spontaneamente nell’arco di 3-7 giorni. L’arrossamento e il dolore tendono a essere più intensi nei primi 2-3 giorni, per poi diminuire gradualmente. La guarigione completa avviene generalmente entro una settimana, anche senza trattamento specifico.

Le infezioni batteriche, se trattate appropriatamente con antibiotici, mostrano generalmente un miglioramento entro 24-48 ore dall’inizio della terapia. Il dolore e l’arrossamento diminuiscono rapidamente una volta iniziato il trattamento antibiotico efficace, e la guarigione completa si verifica solitamente entro 7-10 giorni.

Le cause allergiche possono causare arrossamento persistente che dura finché l’esposizione all’allergene continua. Una volta identificato e rimosso l’allergene, o iniziato un trattamento antistaminico appropriato, i sintomi migliorano generalmente entro pochi giorni.

Il reflusso gastroesofageo può causare arrossamento cronico che persiste finché la condizione sottostante non viene trattata. In questi casi, possono essere necessarie settimane o mesi di terapia appropriata per ottenere un miglioramento significativo.

L’irritazione dovuta a fattori ambientali o uso eccessivo della voce tende a risolversi rapidamente una volta rimossa la causa scatenante, tipicamente entro 2-5 giorni con riposo vocale e misure conservative.

Come capire se il mal di gola è batterico o virale

Distinguere tra un’infezione batterica e virale è importante per guidare il trattamento appropriato, poiché solo le infezioni batteriche traggono beneficio dalla terapia antibiotica. Tuttavia, questa distinzione può essere impegnativa basandosi solo sui sintomi clinici.

Le infezioni batteriche, particolarmente quelle da Streptococcus pyogenes, tendono a presentarsi con un esordio più acuto e sintomi più intensi. La febbre è spesso alta (superiore a 38,5°C) e può essere associata a brividi. Il dolore alla gola è tipicamente severo e può essere accompagnato da difficoltà marcata nella deglutizione.

L’esame fisico nelle infezioni batteriche spesso rivela tonsille molto arrossate e gonfie, frequentemente con presenza di essudato purulento o placche biancastre. I linfonodi del collo sono tipicamente ingrossati e dolenti alla palpazione. Può essere presente anche un rash cutaneo, particolarmente nel caso della scarlattina.

Le infezioni virali tendono ad avere un esordio più graduale e sintomi meno intensi. La febbre, quando presente, è generalmente più moderata e può essere assente negli adulti. Il dolore alla gola è spesso accompagnato da altri sintomi del tratto respiratorio superiore come rinorrea, congestione nasale, tosse e raucedine.

Nelle infezioni virali, l’arrossamento della gola può essere diffuso ma le tonsille sono meno probabilmente coperte da essudato purulento. I linfonodi possono essere lievemente ingrossati ma sono generalmente meno dolenti rispetto alle infezioni batteriche.

È importante notare che questi criteri clinici non sono sempre affidabili al 100%, e in caso di dubbio può essere necessario eseguire test diagnostici specifici come il tampone faringeo rapido per lo streptococco o la coltura batterica.

Come togliere l’irritazione dalla gola

Esistono diverse strategie efficaci per alleviare l’irritazione della gola e accelerare il processo di guarigione. Queste misure possono essere utilizzate sia come trattamento primario per irritazioni lievi che come supporto al trattamento medico specifico.

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come ibuprofene o naprossene possono essere molto efficaci nel ridurre sia il dolore che l’infiammazione della gola. Questi farmaci agiscono bloccando la produzione di prostaglandine, sostanze che mediano il processo infiammatorio. È importante seguire le dosi raccomandate e considerare eventuali controindicazioni.

Il paracetamolo, pur non avendo proprietà antinfiammatorie significative, può essere efficace per il controllo del dolore e della febbre. Può essere una buona alternativa per persone che non possono assumere FANS o come farmaco aggiuntivo per un controllo sintomatico ottimale.

Le pastiglie o spray per la gola contenenti anestetici locali come benzocaina o lidocaina possono fornire sollievo temporaneo dal dolore. Questi prodotti creano un effetto anestetico locale che può durare da 30 minuti a qualche ora, facilitando la deglutizione e l’alimentazione.

Il miele ha proprietà antibatteriche e lenitive naturali che possono essere benefiche per la gola irritata. Può essere consumato puro o aggiunto a bevande calde come tè o latte tiepido. È importante non somministrare miele a bambini di età inferiore ai 12 mesi a causa del rischio di botulismo infantile.

Gli integratori a base di zinco possono aiutare a ridurre la durata e l’intensità dei sintomi delle infezioni del tratto respiratorio superiore. Lo zinco ha proprietà immunomodulatorie e può interferire con la replicazione virale.

Quando consultare un medico

Sebbene la maggior parte dei casi di gola arrossata si risolva spontaneamente, esistono situazioni in cui è importante consultare un medico per una valutazione più approfondita e un eventuale trattamento specifico.

La presenza di febbre alta (superiore a 38,5°C) che persiste per più di 2-3 giorni, soprattutto se associata a grave dolore alla gola e difficoltà nella deglutizione, può indicare un’infezione batterica che richiede trattamento antibiotico.

La difficoltà respiratoria o la sensazione di ostruzione delle vie aeree rappresenta sempre un’emergenza medica. Questi sintomi possono indicare gonfiore severo delle strutture della gola che può compromettere la respirazione.

La presenza di sangue nella saliva o nell’espettorato dovrebbe sempre essere valutata da un medico, poiché può indicare lesioni più serie delle mucose o altre condizioni sottostanti.

L’incapacità di deglutire liquidi per più di 24 ore può portare a disidratazione e richiede attenzione medica immediata. Questo è particolarmente importante nei bambini piccoli e negli anziani.

La comparsa di un rash cutaneo associato alla gola arrossata può indicare condizioni specifiche come la scarlattina che richiedono trattamento antibiotico.

I sintomi persistenti per più di 7-10 giorni senza miglioramento, o che peggiorano progressivamente, dovrebbero essere valutati da un medico per escludere cause più serie o complicazioni.

La presenza di linfonodi del collo molto ingrossati, duri o fissi, soprattutto se persistenti, può richiedere ulteriori valutazioni per escludere condizioni più serie.

Nei pazienti immunocompromessi, diabetici o con altre condizioni croniche, anche sintomi apparentemente lievi dovrebbero essere valutati più attentamente a causa del rischio aumentato di complicazioni.